• IL FUTURO FUTURO – ADAM THIRWELL

✎ questo romanzo fa sembrare il “reale” come un set teatrale e viceversa



Quando ho letto dell’uscita di questo romanzo, di quello di cui parlava e di come veniva trattata la storia della fine del Settecento, beh non ho potuto esimermi dal chiedere una copia alla casa editrice, che ringrazio per aver accettato di inviarmela per questa recensione.

Capiamo subito che nonostante la reiterazione della parola “futuro” nel titolo, questi non è sicuramente il primo argomento trattato nel romanzo di Adam Thirlwell, giovane autore inglese. Certo, la storia si evolve dal Settecento fino ad includere razzi, viaggi nello spazio, alieni e relazioni interplanetarie, ambientate nel 2050. Mi sento di parlare di un sentimento di atemporalità se devo spiegare il periodo in cui questo romanzo è ambientato come se in effetti non sia ambientato in nessun tempo e mai, oppure sempre e in tutti i tempi.

Poi, leggendo si capisce che è sicuramente ambientato nella Francia del XVIII secolo, dove pensatori illuminati, letterati, dandy e rivoluzionari si rivoltano contro la corruzione e il sistema debosciato dei regnanti Luigi XVI e Maria Antonietta e in seguito, dell’imperatore Napoleone. La protagonista è una donna di nome Celine, appena sposata con un uomo gretto e molto più vecchio di lei — trasposta al giorno d’oggi la potremmo tranquillamente definire “socialite” —  che viene presa di mira con opuscoli pornografici che raccontano la sua vita sessuale che sono, per la maggior parte, inventati di sana pianta.

L’intero libro è fatto di anacronismi, per esempio: i personaggi vengono scambiati di posto spazio temporale e sono fascisti in periodi non di fascismo. Ma Thridwell deve convincerci che tutto quello che ha scritto è vero e per farlo ha inserito parecchi personaggi reali nella storia, come: Pierre Augustin Caron de Beaumarchais, Maria Antonietta, Toussaint Louverture e lo stesso Napoleone. Ma, più leggevo di questi personaggi reali e più avevo l’impressione che fossero tutti attori su un set creato ad arte, che stessero recitando una parte inventata e che fossero loro stessi parto della mente dell’autore.

La cosa strana ma anche deliziosa di questo romanzo è che è saldamente ambientato nel nostro presente: la questione dei social media che hanno invaso il mondo, dominato da sistemi patriarcali dove il rapporto tra vecchio e nuovo, tra quello che è considerato umano e quello che non lo è.
Affrontando i problemi presenti con l’ideale dell’Illuminismo per cercare di salvare e salvarsi proprio come dopo le rivoluzioni dei secoli scorsi.

Conclusioni

L’effetto complessivo che si ha durante e dopo la lettura di questo romanzo è allo stesso tempo eccitante e snervante. Non è sicuramente un libro adatto a tutti, ma leggendolo si potrà aprire un portone su una visione del mondo futuro che ottiene la sua linfa vitale dal passato. Provate a immergervi dentro questo liquido amniotico, spogliatevi di tutto quello che pensate di sapere e lasciate che vi parli con parole nello stesso tempo antiche ma che risultano nuove. Questo è il mio consiglio.

Lascia un commento