• L’INVASIONE DELLE TENEBRE (DANNATI #3) – GLENN COOPER

✎ arriviamo alla conclusione della trilogia “Dannati” del maestro Glenn Cooper e due cose devo dirle



L’ultimo libro di questra trilogia ambientata tra l’Inferno e la Terra è sicuramente il migliore della serie. Strano, di solito il primo è quello che fa “boom”, il secondo lascia il tempo che trova e il terzo, beh, il terzo è quello che affossa il tutto o, come in questo caso, solleva il trio di recensioni.

Dal loro ultimo viaggio nel mondo Inferno, i varchi inter dimensionali si sono moltiplicati e sono rimasti aperti, portando moltissimi “peccatori” in Terra e spedendo centinaia di innocenti nelle lande desolate di Inferno. C’è una persona sola che sa come chiudere le “Porte delle Tenebre”: Paul Loomis, l’ex capo di Emily.  Purtroppo Paul Loomis è morto, si è suicidato anni prima, dopo aver ucciso la moglie e l’amante di lei con due colpi di fucile. Ma naturalmente Emily e John sanno dove trovarlo e come mettersi in contatto con lui. Perché lo hanno incontrato giù là…

La struttura e la trama sono elementi che ho apprezzato molto, conoscendo Cooper con altri libri, è una sua prerogativa finire con il botto ed è quello chr succede anche nelle ultime pagine di questo romanzo. Arrivati lì poi ci si rende conto che tutti quelle digressioni, ripetizioni avevano un motivo valido di esistere. Peccato scoprilo così tardi.

Il ritmo di lettura dei libri di Cooper, grazie allo stile leggero e ricco di dialoghi, quasi mai banali, fa della scorrevolezza estrema il suo tratto distintivo. Non si sofferma mai troppo sulle descrizioni o nell’introspezione fine a sé stessa e questa è la ciliegina sulla torta che piace a noi amanti del thriller distopico.

Ps: consiglio vivamente di leggere la trilogia in ordine di uscita per via dei rimandi che ci sono tra un libro e l’altro.

Conclusioni

Il vero pregio di questa trilogia è uno e solo uno, ma bello potente ai miei occhi: la riflessione che impone. Religione, scienza, progresso sono tutte scelte buone (o cattive) dell’uomo, a volte nel bene e a volte nel male. Due facce della stessa medaglia che questi libri portano agli occhi del lettore che non può fare a meno di porsi domande. Ecco, solo per questo (e per questo ultimo libro) vale la pena sopportare un po’ di ripetitività nel secondo capitolo.

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