• LO SANNO TUTTI CHE TUA MADRE È UNA STREGA

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☆☆☆½

✎ un romanzo corale weird grottesco che prende spunto da una storia vera ma che non ha finito di piacermi

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🅒🅞🅟🅔🅡🅣🅘🅝🅐 ☆☆☆☆

Ho acquistato questo romanzo dopo che ne parlò Heloola tempo fa, colta da uno sprazzo di voglia di avvicinamento ad un genere che non ho mai sopportato bene, il weird. L’ho letto solo ora, nel 2024, perché uno dei miei buini propositi per quest anno è proprio quello di leggere più libri fuori dalla mia comfort zone.

La protagonista principale di questa storia è Katharina Kepler, un’anziana vedova analfabeta, madre di quattro figli che vive a Leonberg, un villaggio del Württemberg, Germania. (Una piccola postilla che viene dal mondo reale: il figlio maggiore di Kat, infatti, è Johannes,che noi in Italia conosciamo come Keplero, matematico e autore delle leggi sul moto dei pianeti).

Siamo nel 1615 quando la donna viene convocata dal governatore ducale perché è stata accusata da Ursula Reinbold,di essere una strega e che le avrebbe fatto bere una pozione che l’avrebbe fatta impazzire.
Seguiamo come evolve la storia direttamente dalla voce della protagonista, attraverso un manoscritto dettato all’amico Simon. L’accusa è pesante poiché in quel periodo, la pena per il reato di stregoneria era la morte mediante tortura.

Oltre a seguire il punto di vista di Katharina all’inizio del libro, la storia man mano che si và avanti nella lettura, si trasforma in corale. Leggiamo il punto di vista di Simon e successivamente scopriamo anche quelli degli abitanti del villaggio che vengono chiamati via via nel prosieguo del processo.
Tutti hanno qualcosa da dire, tutti hanno un fatto negativo da raccontare su Kat e questo dimostra come menzogne, invidia ed egoismo — sensazioni che conosciamo bene anche ai giorni nostri — possono portare tristezza e discordia nelle persone che vengono spinte solo dal proprio tornaconto invece di ammettere la verità.

“Lo sanno tutti che tua madre è una strega” è un buon romanzo, scritto bene ed è una storia che a tratti è assurda e grottesca ma per certi versi risulta anche brutale. Ho trovato, però, una particolare pesantezza in certe parti del libro pur riconoscendo la bravura dell’autrice nel rendere in modo credibile i pensieri di chi accusa e di chi viene accusato.

Conclusioni

Trovo comunque che possa valere la pena di leggere questo libro perché ci racconta, in una maniera che appare leggera ma ha la sua serietà, la storia (vera) di una donna che ha fatto del suo essere anticonformista, di dire tutto ciò che pensa senza freni i suoi punti di forza, ma anche di debolezza. L’omaggio è d’obbligo, per poter dire a voce altissima, da donna, “io valgo”.