• LA MIA HOLLYWOOD – EVE BABITZ

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✎ un memoir che spazia tra amicizie, amori, sesso e tutto quello che gira attorno alla fabulosa Hollywood

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Per la mia challenge annuale, arrivata alla penultima tappa, leggo questa autobiografia di una delle più importanti it-girl ante litteram del fantastico mondo tutto luccichii di diamanti che è stato la Hollywood degli anni Settanta/Ottanta: “La mia Hollywood” di Eve Babitz, edito da Bompiani.

Eve Babitz nasce in una famiglia metà ebrea e metà cajun e si trasferisce prestissimo a Hollywood, dove il padre musicista lavora per il cinema. È stata una musa, nota, più che altro, per le sue relazioni – da Harrison Ford a Jim Morrison, Steve Martin e Annie Leibovitz. Ma è stata anche, soprattutto, un menestrello della California, capace di raccontare una città tanti difficile, quanto luminosa, come lo è Los Angeles.

Questo memoir è uscito nel 1972 e, prima che Bompiani lo editasse, non era mai arrivato in Italia. Onore alla bravissima traduttrice Tiziana Lo Porto, che non perde mai lo stile spontaneo e di flusso continuo di ricordi di Eve Babitz. Eve Babitz si dimostra onesta nel modo di raccontare il sesso e gli amori e un’adolescenza tra spiagge e feste.

Nel leggere queste storie tipicamente californiane, giusto per la visione che abbiamo sempre avuto della West Coast americana, sembrano passati secoli per via di uno stile di vita disinibito che oggi è scomparso nella vita vera — non nell’immaginario comune — e che ci delizia così tanto leggere e sognare. L’unica cosa che ormai ci rimane del grande sogno americano: il sogno di come era una volta la vita a Los Angeles.

Eve Babitz e Marcel Duchamp (1963)

Conclusioni

Un memoir ricco di storie, magari ingigantite e anche un po’ romanzate, come ci si aspetta da una persona che sta rivivendo la sua vita e vuole anche abbellirla per i posteri. Sta di fatto che questo è, volenti o nolenti, uno spaccato della vita “fabulosa” che si poteva fare nella Hollywood di quegli anni e vale la pena conoscerla dall’interno.

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