• LA LUCE CHE MANCA – NINO HARATASCHVILI

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✎ un altro grande romanzo generazionale della giovane autrice Nino Harataschvili

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Quando ho letto della nuova uscita di Nino Harataschvili, giovane autrice georgiana, non ho potuto esimermi dall’acquistare leggere anche questa nuova avventura dopo aver adorato “L’ottava vita per Brilka”, saga famigliare generazionale vincitrice di molti premi internazionali.

La storia narra di Qeto, Dina, Nene, Ira, quattro amiche cresciute insieme in Georgia, nella capitale Tbilisi. Quattro adolescenti unite da un’amicizia fortissima. Siamo negli anni ’90, quando in Unione Sovietica il vento dell’indipendenza soffia forte. Saranno, per loro e le loro famiglie, anni di povertà, di violenza e di guerre, ma saranno anche anni di amori e di crescita personale. Il romanzo si svolge su due piani temporali e a raccontare tutti e due è Qeto, la nostra voce narrante che ci aiuta e ci guida in questo racconto di amicizia e di segreti. Fin da subito scopriamo che le amiche sono rimaste in tre, perché Dina non c’è più. Ad una retrospettiva fotografica a Bruxelles, in cui vengono mostrate le sue fotografie, è l’occasione per riincontrarsi, dopo trentanni. Un segreto le unisce fin dall’adolescenza ma nello stesso tempo le ha rese quasi nemiche. Tutto per loro è sofferenza.

Come anche “L’ottava vita”, anche questo libro di Nino Haratischwili è un gioiellino per la costruzione della trama e per i personaggi. L’autrice ci trasporta nella sua città d’origine e ci racconta, attraverso la vita delle protagoniste, una nazione che brulica di vita e dove la rivoluzione sta cambiando il modo di concepire la vita delle quattro ragazze e del resto della popolazione russa.

Nei ricordi di Qeto possiamo scoprire tutte le tradizioni di una Georgia che, oggi, non c’è più, crollata assieme ai muri che hanno diviso l’Europa fino al 1989. Fin dalle prime pagine del romanzo capiamo che, qui, la figura femminile è la protagonista.

Conclusioni

Un romanzo che, se amate le storie di rivoluzione, di femminismo, di amicizia e di decadente ex Unione Sovietica, dovete assolutamente recuperare. Non fatevi spaventare dalla mole del libro perché risulta molto semplice da leggere e non annoia. “La luce che manca” è una metafora per individuare chi illumina di più le nostre vite, che sia una persona o, anche, perché no? un oggeto amato.

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