• DALLA STESSA PARTE MI TROVERAI – VALENTINA MIRA

✎ un libro che parla di amore e di politica, di odio e di politica che dovete leggere assolutamente



Dico la verità, sono rimasta male quando ho scoperto che questo romanzo della giovane autrice romana Valentina Mira, non era entrato nella Cinquina (Sestina quest’anno) del Premio Strega, che verrà assegnato il 5 luglio prossimo. Ero stra-sicura che un romanzo così “attuale” avrebbe fatto breccia nelle coscienze dei votanti. E invece.

Forse, non vado troppo lontano dalla verità, affermando che da quando è stato pubblicato, “Dalla stessa parte mi troverai” ha creato subito scompiglio e irritazione in una “certa parte politica” italiana: Fratelli d’Italia, partito della premier Giorgia Meloni e la stampa a lei asservita.

Al centro del racconto ci sono gli anni di piombo e i fatti di Acca Larentia, avvenuti il 7 gennaio 1978, dove, dopo una riunione furono assassinati due giovani iscritti all’organizzazione giovanile del MSI e poi, durante un sit in la sera stessa, un terzo, per mano di un carabiniere.
Strage che, come abbiamo avuto modo di vedere questo 7 gennaio, ogni anno viene commemorata da migliaia (ormai) di fascisti che urlano “presente!” con il braccio teso.

L’autrice ricostruisce qui però la tragica storia di Mario Scrocca, un giovane militante della sinistra extraparlamentare, di professione infermiere che il 30 aprile 1987 viene arrestato con l’accusa di aver fatto parte del commando di cinque persone che a Acca Larentia assassinò Francesco Ciavatta e Franco Bigonzetti.
Scrocca verrà trovato molto suicida in una cella anti impiccagione del carcere di Regina Coeli. Sulla misteriosa morte del giovane padre non è mai stata fatta chiarezza.

Tutta la storia che Valentina racconta nel libro è nata da un incontro fortuito con Rossella Scarponi, vedova di Mario che dopo anni di silenzio dalla tragica morte del marito, decide di raccontare tutto all’autrice. Così nasce “Dalla stessa parte mi troverai”, un libro in cui l’autrice oltre a scrivere la storia di Mario e Rossella, scrive anche il personalissimo e bruciante ricordo  del rapporto avuto con un fascista e la conseguente presa di coscienza antifascista.

Mi è molto piaciuto l’uso di diversi piani narrativi che l’autrice ha usato tra cui la fiction, l’autofiction e la non fiction in cui ricostruisce, con l’aiuto di Rossella, il clima degli anni Settanta.
Una ricostruzione meticolosa ma di semplice lettura e di enorme impatto che lascia con una sorta di amaro in bocca per quello che è successo a questa famiglia (ai tempi) giovanissima.

Avevo già avuto modo di leggere il precedente libro di Valentina, “X”, dove in un flusso di coscienza quasi estatico, ha raccontato dello stupro subito da giovanissima e sapevo benissimo che anche questo romanzo sarebbe stato una buona lettura per il semplice fatto che Valentina Mira sa scrivere e sa farlo bene.

Conclusioni

Il fascismo deve essere “IL” nemico contro cui combattere e il vittimismo dei carnefici con cui si piangono addosso da decenni deve essere estirpato in qualunque modo. Il fascismo è un cancro della società, quel meccanismo perverso e orrorifico che trasforma una persona in una bestia. Questi libri aiutano a capire questa semplice equazione e per questo verranno osteggiati finché al governo avremo proprio “loro”, come, alla fine dimostrano i fatti.

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